Strasburgo. Spara al mercato di Natale, 3 morti e 13 feriti

L’attentatore, Cherif Chekatt, radicalizzato in carcere. Grave il giornalista trentino Antonio Megalizzi.

Notizie Geopolitiche –

E’ ancora caccia all’uomo per il 29enne Cherif Chekatt, il quale ieri sera ha aperto il fuoco nel mercatino di Natale di Strasburgo uccidendo 3 persone e ferendone 13 di cui 8 in modo grave. L’attentatore, risultato essere radicalizzato islamico e classificato dall’intelligence francese con la lettera “S”, è nato a Strasburgo ma figlio di immigrati nordafricani, probabilmente algerini: alle spalle ha una lunga serie di condanne penali per diversi reati tra cui rapina e droga, e nel 2011 è stato condannato a due anni di prigione per un’aggressione compiuta con una bottiglia rotta. Proprio in prigione potrebbe essersi radicalizzato, e l’Isis ne ha rivendicato l’azione per quanto ne vada ancora verificata l’attendibilità. Ieri mattina la polizia era andata a casa sua al numero 5 di rue de l’Epinal senza trovarlo in quanto sospettato di essere coinvolto in una rapina, e gli agenti vi avevano rinvenuto granate e una pistola. Fermati i due fratelli, dei quali uno attenzionato dall’intelligence in quanto ritenuto essere un radicalismo islamico. Altre due persone sono trattenute in custodia.
Cherif Chekatt, giunto al mercatino di Natale di Place Kleber che nella città si tiene dal 1507, ha aperto il fuoco verso agenti di polizia e passanti, colpendo poi con un coltello. Ferito ad un braccio dalla risposta di un poliziotto, si è dato alla fuga ed è ancora ricercato. Potrebbe essersi recato nella vicina Germania, al momento lo stanno cercando 350 agenti francesi, ma vista la pericolosità sono allertate tutte le polizie d’Europa.
Tra i feriti gravi vi è il 28enne giornalista italiano Antonio Megalizzi, trentino, il quale si trovava a Strasburgo come ogni settimana per seguire la seduta del Parlamento europeo per conto di radio Europhonica, un progetto radio legato al mondo universitario. Fonti della stampa riferiscono che il giovane è stato ferito alla testa da un proiettile.
Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha interrotto a mezzogiorno i lavori dell’aula per “un minuto di silenzio in solidarietà con le vittime”: “Purtroppo – ha detto – ci sono feriti in pericolo di vita. Vogliamo reagire come cittadini europei e come rappresentanti di 500 milioni di europei, discutendo dell’Europa, certo bisogna cambiarla ma non distruggerla”.

Antonio Megalizzi.