di Giacomo Dolzani –
Il Segretario di Stato Usa, John Kerry, in visita oggi in Sud Sudan, nella conferenza stampa tenutasi nella capitale, Juba, ha cercato di rassicurare la comunità internazionale e di gettare acqua sul fuoco, provando a far intravedere uno spiraglio di speranza per la risoluzione della crisi che ha fatto precipitare l’intero paese in una devastante guerra civile.
Secondo l’emittente radiofonica sudanese Tamazuj, Kerry ha infatti prospettato un possibile incontro tra l’attuale presidente sudsudanese, Salva Kiir, e quello che fu il suo vice ma che oggi è invece alla guida delle forze ribelli, Riek Machar.
Dopo un fallito tentativo di golpe infatti, quest’ultimo, a capo della parte di esercito a lui fedele, ha occupato diverse grandi città e buona parte degli stati settentrionali, dove sono situati gli impianti per l’estrazione del petrolio, risorsa vitale per l’economia del giovane stato.
La guerra civile che ne è scaturita e che dura ormai da 5 mesi ha assunto le connotazioni di un conflitto etnico, tra i Nuer di Machar ed i Dinka, gruppo a cui appartiene Kiir, e le notizie dei recenti massacri hanno scosso l’opinione pubblica internazionale, obbligando le Nazioni Unite e le principali potenze mondiali ad agire per risolvere la crisi, prima che questa si trasformi in una catastrofe umanitaria.
