TIBET. Due nuove immolazioni, sono 41 dal 2009

Ansa, 20 giu 12 –

Due nuove immolazioni di tibetani nella provincia cinese del Qinghai, nel Tibet orientale. Secondo organizzazioni che si battono per i diritti dei tibetani, oggi, Ngawang Norphel di 22 anni e Tenzin Khedup di 24 di sono immolati, brandendo bandiere tibetane e urlando slogan per il Tibet libero dai cinesi a Dzatoe (Zaduo per i cinesi) nella prefettura autonoma di Yushul (Yushu per i cinesi). Con loro, il numero delle immolazioni sale a 41 dal 2009.
Secondo le notizie diffuse in rete, Tenzin Khedup e’ morto sul colpo mentre non si hanno notizie di Ngawang Norphel. I due, avvolti nella bandiera tibetana vietata in Cina, hanno chiesto a gran voce il ritorno del Dalai Lama in Tibet e la liberta’ della regione dall’occupazione cinese. Su internet stanno girando anche immagini e un breve video della duplice immolazione. Tenzin Khedup e’ di Tridu a Keygudo, la stessa citta’ dove l’8 febbraio si immolo’ il monaco Sonam Rabyang, del quale non si hanno notizie. Ngawang Norphel invece e’ di Ngaba, la regione nella provincia del Sichuan con il piu’ alto numero di immolazioni (25). I due che si sono immolati oggi hanno anche lasciato un biglietto. In questo scrivono di aver deciso per questo gesto in quanto si sentono incapaci di dare un significativo contributo alla causa tibetana contro l’occupazione cinese, non essendo ne’ monaci e quindi aiutare con le preghiere, ne’ tanto meno ricchi. ”Per questo – e’ scritto nel biglietto – abbiamo deciso di immolarci nella speranza che Sua Santita’ il Dalai Lama possa vivere a lungo e tornare in Tibet il prima possibile. Per la causa dei tibetani, noi abbiamo deciso di morire. Vogliamo fare appello a tutti i giovani tibetani di non fare questini fra loro e non avere sentimenti di inimicizia fra loro. Tutti devono rimanere uniti per sostenere la causa della razza tibetana e della sua nazionalita”’. Con i due di oggi, sale a 41 (anche se alcune fonti parlano di 42) i monaci immolati dal febbraio 2009, 40 dal marzo 2011. Sono 35 uomini e sei donne, 31 sono morti sul colpo.