Tunisia. Scoperto altro oro rubato da Leila Trabelsi

di Giacomo Dolzani –

Non sembrano avere fine le rivelazioni, a volte confermate dai fatti, altre volte rimaste solo congetture, riguardanti l’ormai celebre amore per l’oro di Leila Trabelsi, moglie dell’ex presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali, deposto in seguito alle sommosse della Primavera Araba tunisina.
Dopo i camion pieni di lingotti intercettati dai rivoluzionari, che la ex first lady cercava di portare via dal paese, probabilmente come liquidazione per il lavoro svolto durante i 23 anni di dittatura del marito, viene oggi alla luce una nuova storia, i cui protagonisti sono sempre la signora Ben Alì ed il prezioso metallo giallo.
Secondo quanto affermato da un documentario, trasmesso dalla emittente tunisina Al Watanya 1, Leila Trabelsi sarebbe infatti riuscita, poco prima della caduta del marito, a far uscire di nascosto dai confini nazionali, direzione Dubai, una tonnellata e mezza d’oro, estratto, in totale segreto, da una miniera situata nel nord-ovest del paese, niente meno che da una compagnia israeliana, in seguito fuso in lingotti e trasferito nelle banche del piccolo emirato, dalle quali probabilmente non uscirà per un bel po’ di tempo, nonostante, tra tutti i suoi incarichi, la Trabelsi sia anche la presidente della Basma Association, un’associazione di volontariato adibita a fornire assistenza ed impiego ai disabili.