Turchia. Acquistati per 2,5 mld gli S-400 da Mosca

Notizie Geopolitiche –

Le trattative avevano preso il via già lo scorso febbraio ed oggi Sergey Chemezov, ad. della Rostec Corporation, azienda di Stato russa specializzata nella vendita e nel trasporto di armamenti, ha reso noto che è stato sottoscritto l’accordo per la fornitura alla Turchia del sistema missilistico da difesa S-400. I tempi di consegna sono previsti per il marzo 2020, ed il prezzo pattuito ammonta “a 2,5 miliardi di dollari, di cui – ha spiegato Chemezov – il 45% del totale sarà versato come anticipo dalla Turchia, mentre il 55% sarà finanziato con prestiti russi”.
Al di là dell’aspetto militare, il caso rischia di essere del tutto politico, dal momento che la Turchia è membro Nato e di fatto sta acquistando sistemi difensivi da quello che potenzialmente sarebbe il nemico.
Archiviata con tanto di scuse la questione dell’abbattimento del Su-24 russo ad opera di un F-16 il 24 novembre 2015 sui cieli siriani e quindi chiusa la stagione del gelo fra i due paesi, i rapporti fra il presidente turco Recep Tayyp Erdogan e quello russo Vladimir Putin sono diventati ottimi, ed a entrambi conviene, per interessi diversi, mostrare alla Nato il buono stato delle relazioni, con Mosca che riesce a fare breccia nell’Alleanza Atlantica e Ankara che minaccia una graduale vicinanza all’Unione doganale euroasiatica.

L’S-400 è un sistema d’arma antiaereo di nuova generazione sviluppato da Npo Almaz, azienda russa del settore difesa, prodotto da Mkb Fakel, azienda di stato russa con sede a Khimki, ed esportato dalla statale Rosoboronexport.
E’ stato progettato come sistema d’arma capace di intercettare e colpire aerei da guerra e missili balistici e da crociera che volano a una velocità di 17mila km/h. Il sistema può individuare fino a 36 obiettivi contemporaneamente (80 nelle nuove versioni) in un raggio che va da 30 a 400 km in base al tipo di missile utilizzato.
Il sistema è costituito dal posto di comando 55K6E e dal radar 91N6E di acquisizione, gestiti con il sistema di gestione del combattimento 30K6E. Il posto di comando è affiancato in genere da 6 complessi 98Zh6E, ognuno dei quali comprendente un radar 92N6E di ingaggio e un numero variabile di TEL 5P85SE2/5P85TE2, armati con 4 missili 48N6E2/E3; a complemento di tutto ciò, vi è un sistema di supporto logistico 30Ts6E comprendente lo stivaggio dei missili ed equipaggiamenti di manutenzione.