TURCHIA. Ankara accusa lo sconfinamento di un altro Sukhoi russo

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SukhoiLa Russia ha smentito ufficialmente che venerdì un proprio aereo, impegnato nei raid sulla Siria, abbia sconfinato nello spazio aereo turco.
Anche in quest’occasione, com’è stato per il Sukhoi abbattuto il 24 novembre, la versione di Ankara è discordante, tanto che ieri l’ambasciatore russo ad Ankara è stato convocato per raccogliere le proteste ufficiali.
Secondo le autorità turche il Su-34 ha violato lo spazio aereo alle 11.46 di venerdì, per cui, come è stato spiegato dal ministero della Difesa, vi sono stati diversi avvertimenti in inglese e “abbiamo condannato tale violazione e ribadiamo, ancora una volta, le preoccupazioni di cui sopra circa la gravità di tali sconfinamenti”. “Stiamo dicendo chiaramente alla Federazione russa – continua la nota – di non violare lo spazio aereo turco, che è anche spazio aereo Nato”, per cui “Ribadiamo ancora una volta, conseguenze non volute di questo comportamento irresponsabile saranno imputabili del tutto alla Federazione russa”.
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha detto di voler incontrare il collega russo Vladimir Putin e ha ammonito che “La Russia dovrà affrontare le conseguenze se continua con queste violazioni contro i diritti sovrani della Turchia”. Ha poi aggiunto che “Queste azioni irresponsabili non aiutano né la Russia né i rapporti tra la Nato e la Russia, né la pace regionale e mondiale”.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha invitato alla calma e ha affermato in un comunicato che “Chiedo alla Russia di agire con responsabilità e rispettare pienamente lo spazio aereo della Nato. La Russia deve prendere tutte le misure necessarie per assicurarsi che queste violazioni non si ripetano. Sostengo i contatti diretti tra Ankara e Mosca e chiedo che prevalga la calma e che scenda la tensione. La Nato è solidale con la Turchia e sostiene l’integrità territoriale del nostro alleato. In dicembre gli alleati hanno deciso di aumentare la presenza di aerei Awacs nei cieli della Turchia, nell’ambito del rafforzamento delle difese aeree turche. La decisione precede questo ultimo incidente”.
In diverse occasioni aerei turchi hanno sconfinato in territorio siriano, per cui la Russia ha dislocato batterie antiaeree nella zona di Latakia. Difficile pensare che, comunque, verranno usate, come oggi il cacciabombardiere russo non è stato abbattuto.