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A seguito dei violenti scontri che si sono succeduti in Turchia nei giorni scorsi e che in parte sono ancora in corso, il Kesk, la Confederazione dei sindacati dei lavoratori pubblici, ha proclamato due giorni di sciopero per protestare contro la repressione violenta della polizia, la quale è arrivata a lanciare lacrimogeni persino dagli elicotteri.
Al momento i feriti risultano essere oltre mille, mentre i morti degli scontri sono due; si parla anche di persone che hanno perso la vista poiché centrate candelotti lacrimogeni, o ancora di ricoverati in ospedale con il cranio fratturato dalle manganellate.
In una nota emessa dal kesk si legge che “Il terrore di Stato messo in atto contro proteste assolutamente pacifiche sta continuando in modo tale da minacciare la sicurezza della vite dei civili”.
Intanto il presidente turco, Abdullah Gul, ha convocato il vicepremier Bülent Arinc per discutere delle proteste in corso, in quanto il premier Recep Tayyip Erdogan si trova in visita ufficiale in Marocco.
Ieri sera il Gul ha incontrato il leader del Chp, il principale partito d’opposizione, Kemal Kilicdaroglu.
