TURCHIA. Caccia turchi bombardano posizioni del Pkk

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Turchia cacciaNonostante le molte pressioni della comunità internazionale e i 10mila uomini schierati al confine, la Turchia si ostina a non intervenire attivamente nella crisi di Kobane, città posta a poche centinaia di metri in territorio siriano, di cui una parte già sotto il controllo degli jihadisti.
In compenso l’aviazione turca ha bombardato obiettivi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) nel sud-est della Turchia, per la prima volta dalla proclamazione della tregua da parte dei ribelli curdi a marzo 2013.
La notizia è stata confermata dai Servizi di sicurezza turchi, i quali hanno comunicato che i miliziani del Pkk stavano assediando da tre giorni una caserma dell’esercito situata presso il villaggio di Daglica.
Da settimane i curdi della Turchia, che rappresentano la più grande minoranza del paese, manifestano contro l’immobilismo di Ankara sulla crisi di Kobane e già vi sono stati scontri fra i manifestanti e gli agenti di sicurezza.
Per inviare il proprio esercito a Kobane la Turchia ha posto diverse condizioni fra le quali la deposizione di Bashar al-Assad, una zona cuscinetto di 20 chilometri in territorio siriano e la partecipazione alle azioni di terra degli altri paesi della coalizione.