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Mentre continuano a Kiev ed in altre città le proteste contro la scelta di Viktor Yanukovich di far aderire l’Ucraina all’Unione doganale voluta da Putin e quindi non all’Unione europea, scelta questa obbligata per via delle forniture di gas e per i debiti contratti con le banche russe, da Mosca è intervenuto il premier Dmitry Medvedev, il quale ha fatto sapere di volere “ordine e stabilità”. Medvedev, che ha incontrato il vicepremier Yuri Boiko proprio per discutere di forniture di gas, ha definito il ritorno alla tranquillità “estremamente importante”.
Intanto a Kiev i tre ex presidenti dell’Ucraina indipendente, Viktor Yuschenko (filo-europeista dichiarato), Leonid Kravciuk (ultimo leader sovietico e primo dell’Ucraina indipendente) e Leonid Kuchma (ex sostenitore dell’attuale presidente), hanno diramato un comunicato congiunto nel quale si legge che “Esprimiamo solidarietà con le pacifiche azioni civiche di centinaia di migliaia di giovani ucraini”; hanno quindi dichiarato la loro adesione alla protesta filo-europeista.
