di Giuseppe Gagliano –
A seguito della presenza di truppe Nordcoreane in Russia, destinate a operare a Kursk, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha fatto sapere l’intenzione di inviare armi in Ucraina “a seconda delle azioni delle forze nordcoreane”. Per quanto i militari nordcoreani dovrebbero, in base agli accordi annunciati, essere impiegati nel territorio russo, l’iniziativa di Yoon suona come una provocazione. Tuttavia la Corea del Sud si trova in una posizione delicata in merito alla possibilità di fornire armi all’Ucraina. Fino ad oggi il governo di Seul ha adottato una politica di supporto non letale, limitandosi a inviare attrezzature per lo sminamento e aiuti umanitari. Tuttavia il crescente legame tra Corea del Nord e Russia ha modificato significativamente il quadro geopolitico e potrebbe spingere Seul a riconsiderare la sua posizione.
Dal punto di vista politico la Corea del Sud è tradizionalmente allineata con gli Stati Uniti e l’occidente, soprattutto per via della minaccia rappresentata dalla Corea del Nord e dalla sua crescente capacità nucleare. La fornitura di armi letali all’Ucraina potrebbe quindi essere vista come un rafforzamento di questa alleanza, soprattutto in un contesto in cui Washington ha denunciato il trasferimento di armi nordcoreane alla Russia. Allo stesso tempo Seul deve agire con cautela per evitare di alimentare le tensioni con Mosca, da cui dipende per vari settori economici, e per non peggiorare ulteriormente la situazione nella penisola coreana.
Dal punto di vista strategico la decisione di fornire armi letali rappresenterebbe una svolta significativa nella politica estera di Seul. Fino ad ora la Corea del Sud ha cercato di evitare il coinvolgimento diretto nei conflitti armati, limitandosi a fornire supporto non offensivo. Tuttavia il rafforzamento della cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia potrebbe costringere Seul a intervenire più attivamente. L’invio di armi all’Ucraina sarebbe non solo una risposta all’espansionismo russo, ma anche un messaggio chiaro a Pyongyang: la Corea del Sud non resterà passiva di fronte alla crescente minaccia rappresentata dalla sua controparte del Nord.
A livello regionale, una tale decisione avrebbe ripercussioni importanti sulla stabilità dell’Asia orientale. Il legame militare tra Pyongyang e Mosca preoccupa non solo Seul, ma anche altri Paesi dell’area, come il Giappone e la Cina. Seul dovrà quindi trovare un equilibrio tra la necessità di contrastare la crescente minaccia nordcoreana e l’esigenza di mantenere relazioni stabili con i suoi vicini, in particolare con Pechino, che potrebbe interpretare un tale passo come una mossa destabilizzante.
Infine, sul piano internazionale, l’invio di armi all’Ucraina rafforzerebbe la posizione della Corea del Sud come attore globale nel settore della difesa. Negli ultimi anni, il Paese è diventato uno dei principali produttori di armi a livello mondiale, e una tale decisione potrebbe aprire nuove opportunità di cooperazione con altri Paesi occidentali. Tuttavia, essa potrebbe anche esporre Seul a ritorsioni diplomatiche o economiche da parte della Russia.