UCRAINA. Yanoukovitch e la Russia accusati delle uccisioni di piazza Maidan

di Manuel Giannantonio

yanukovichIl procuratore generale, il ministro dell’Interno e il capo dei Servizi di sicurezza ucraini hanno presentato le prime conclusioni dell’inchiesta sulle uccisioni che si sono verificate in piazza Maidan (piazza dell’Indipendenza) dove nei momenti di massima violenza della protesta sono rimaste uccise quasi 90 persone.
Secondo Valetin Nalivaïtchenko, capo dei Servizi di sicurezza ucraini, “agenti del FSB (i Servizi segreti russi) hanno partecipato alla pianificazione e alla messa in atto di un’operazione antiterroristica”. Inoltre, Nalivaïtchenko ha precisato che Yanoukovitch “avrebbe dato l’ordine criminale (…) autorizzando l’uso delle armi contro i manifestanti”. “Tutto è stato coordinato dai membri delle Forze dell’ordine”, ha insistito il ministro dell’Intenro, Arsen Avakov.
L’agenzia Ria Novosti ha riportato la smentita del coinvolgimento dei Servizi segreti russi nelle uccisioni: nella nota si legge che “Che queste dichiarazioni restino sulla coscienza dei servizi di sicurezza ucraini”.
Ianoukovitch è fuggito dall’Ucraina poco dopo l’esplosione delle violenze più gravi nel paese ed ora si è rifugiato in Russia. È ancora oggetto di un mandato d’arresto da parte della Giustizia ucraina.
In mattinata dodici membri delle ex Forze speciali antisommossa, i “Berkout”, principali attori della repressione, sarebbero stati interpellati. “Si tratta di un’unità battezzata ‘unità nera’, dedicata alle operazioni speciali, che ha distribuito armi”, ha dichiarato il procuratore generale dell’Ucraina, Oleg Makhnitski.