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Dopo aver incassato la fiducia in Parlamento e quindi la forza di resistere alla pressione della piazza filo-europeista, il presidente Viktor Janukovic ha portato a casa il primo importante risultato della scelta di far aderire l’Ucraina all’Unione doganale voluta da Putin, ovvero il rinvio alla prossima primavera del termine utile, già scaduto, del pagamento del gas.
La russa Gazprom e l’ucraina Naftogaz hanno infatti trovato l’accordo, anche per le importazioni di metano per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. I debiti ucraini contratti con la Gazprom e le banche russe ammontano, a quanto ha spiegato lo stesso presidente russo a Trieste lo scorso 26 novembre, a 30 mld di dlr.
