UE. Bilancio, su coesione Italia ottiene 29,7 mld

Ansa, 9 feb 13 –

Rispetto al budget 2007-2013, la politica di coesione viene, a livello Ue, tagliata del 4% circa. Mentre Paesi come Grecia, Spagna e Repubblica Ceca si vedono ridimensionare, l’Italia riesce ad accrescere il suo budget di 300 milioni di euro. Dai 29,4 miliardi complessivi del budget 2007-2013 passa infatti a 29,7 miliardi di euro per il 2014-2020. In questi sono compresi anche i nuovi stanziamenti previsti per la disoccupazione giovanile, di cui beneficiano le Regioni che hanno un tasso di disoccupazione superiore al 25%.

L’Europa e’ ”un’idea formidabile” ed un ”modello invidiato” nel mondo, ma ”da troppo tempo dubita di se stessa” e ”difende male il suo mercato rispetto alla concorrenza generale”. Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo affermando che il tasso di cambio dell’euro ”non puo’ fluttuare in base all’umore dei mercati, altrimenti l’Ue si fa imporre un cambio che non corrisponde alla propria economia”.

Sul fronte delle energie rinnovabili l’Ue deve guardare oltre la scadenza del 2020 e pensare ad un maxi-fondo europeo di incentivi verdi. A rilanciare il dibattito a Bruxelles e’ il Comitato delle Regioni Ue, che in un documento approvato nell’ultima plenaria propone la sua ‘ricetta’ per un futuro energetico realmente sostenibile. ”Gli elementi chiave nello sviluppo futuro delle fonti di energia rinnovabili – spiega il relatore, il polacco Witold Stepien (Ppe) – includeranno meccanismi coordinati di incentivi a sostegno degli investimenti per un mercato competitivo, aumentando il ruolo delle regioni nella distribuzione dei fondi destinati al sostegno delle rinnovabili e della creazione di centri ad hoc regionali, per il trasferimento del know how a livello locale”. Secondo il Comitato delle Regioni Ue per una crescita economica a zero CO2 serve un fondo coordinato a livello europeo, i cui costi andranno suddivisi fra i vari Stati membri, che offra incentivi per la crescita delle fonti di energia pulita. Il progetto richiedera’ investimenti comunitari e un taglio dei sussidi dei carburanti fossili, oltre allo sviluppo di infrastrutture e reti elettriche ‘intelligenti’, per riuscire a sfruttare al meglio le energie verdi.