Ue: Confimprenditori, Bene Meloni su Green Deal

“Condividiamo pienamente la posizione espressa dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulla revisione della Legge europea per il clima. Finalmente l’Italia prende una posizione chiara e coraggiosa, a tutela della propria industria e delle piccole e medie imprese che rappresentano il vero motore economico del Paese. Come ha ricordato la premier, distruggere l’industria nazionale in nome di un’ideologia green non è credibile né sostenibile. Servono obiettivi ambientali ambiziosi, ma realistici e compatibili con il nostro tessuto produttivo. Imporre riduzioni del 90% delle emissioni entro il 2040, senza strumenti adeguati e senza una transizione tecnologica vera, rischia di mettere in ginocchio interi settori produttivi.”
Lo dichiara il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo.
“I numeri parlano chiaro: negli ultimi cinque anni, oltre 120.000 imprese manifatturiere europee hanno chiuso o delocalizzato, mentre in Italia la produzione industriale è ancora del 6,7% inferiore ai livelli pre-pandemia. Nel settore automobilistico, simbolo della nostra manifattura, la produzione è crollata del 27% solo nel 2025, e più di 30.000 posti di lavoro sono andati persi nel comparto dell’indotto. Le nostre PMI stanno pagando il prezzo di una politica climatica scritta a Bruxelles senza tener conto della realtà economica dei Paesi membri. L’Italia, pur restando impegnata sul fronte della sostenibilità, deve poter scegliere una transizione basata sulla neutralità tecnologica, puntando su ricerca, innovazione, biocarburanti, nucleare di nuova generazione e soluzioni digitali per l’efficienza energetica. Il Green Deal non può diventare un cappio economico: l’ecologia deve camminare insieme alla produzione, non contro di essa.”