Ue. Gentiloni non teme la “Frexit”. ‘Bisogna valorizzare il significato che l’Ue ha avuto’

di Davide Delaiti

Alla conclusione della due giorni di Consiglio europeo, il premier italiano Paolo Gentiloni è intervenuto sul rischio “Frexit”, tema caro all’euroscettica Marine Le Pen, affermando che “Non voglio considerare scenari di questo genere”, anche perché “Credo che ci sia una posizione anti europea molto forte nell’elettorato francese. Tuttavia c’è anche una posizione di fiducia verso l’Europa che per i sondaggi è largamente maggioritaria. Mi auguro che quella posizione trovi il modo di esprimersi nelle urne. L’Italia comunque rispetterebbe il voto”.
I sondaggi del Centro Studi Elabe pubblicati oggi su quotidiano Les Echos danno ragione a Gentiloni: il 37 per cento dei francesi sono convinti che la Francia abbia fatto male ad aderire all’Ue, il 31 per cento lo ritengono un bene, il 32 per cento lo ritengono un fattore con aspetti positivi e negativi, ma ben il 72 per cento degli intervistati si è detto contrario a lasciare la zona euro.
Gentiloni ha poi spiegato “La posizione dell’Italia” sulla Brexit, che è quella di “cercare di tenere distinto il merito sui diversi dossier economici da alcuni punti fermi come la collaborazione su Nato, alleanze internazionali e cooperazione. Inoltre, vorremmo tener fuori le dispute sui residenti, perché sia i nostri che i loro hanno dei diritti acquisiti che sarebbe un errore mettere in discussione. Su questo, il governo di Londra ci ha sempre rassicurato. Poi, sui dossier economici la trattativa sarà complicata”.
Il premier ha quindi detto di uscire “dalla riunione del Consiglio europeo con un relativo ottimismo. Seppur consapevole delle difficoltà dell’Unione europea, mi sembra ci sia la consapevolezza comune del fatto che l’incontro di Roma, per l’anniversario dei Trattati, possa essere una opportunità, un’occasione di rilancio”. “Bisogna valorizzare – ha aggiunto – il significato che l’Ue ha avuto in questi anni e rendere omaggio alla decisione dei sei paesi fondatori nel 1957”.