Uganda. Approvato il disegno di legge anti-LGBTQ con le raccomandazioni dal presidente Museveni

di Alberto Galvi

I deputati ugandesi, dopo piccole modifiche, hanno approvato un disegno di legge anti-LGBTQ. Se firmato dal presidente Yoweri Museveni, come previsto, alcuni atti tra persone dello stesso sesso potrebbero essere puniti con la pena di morte. Chiunque sia ritenuto colpevole di promuovere l’omosessualità rischia fino a 20 anni di carcere.
Il disegno di legge approvato in questi giorni è una versione modificata di quello contro l’omosessualità del 2023 approvato a marzo, ma che è stato rinviato al Parlamento dal presidente Yoweri Museveni con la proposta di tre emendamenti. Ciò includeva la distinzione tra l’essere omosessuale e l’effettivo coinvolgimento in atti omosessuali: in questo modo doveva essere chiaro che ad essere criminalizzato non fosse il modo in cui la persona si identifica, bensì le sue azioni e qualsiasi promozione dell’omosessualità. 
La legislazione prevede l’ergastolo per chi è condannato per omosessualità. Il presidente si è anche opposto a una clausola che penalizza i proprietari di immobili i cui locali sono utilizzati da gay o lesbiche, affermando che avrebbe presentato sfide costituzionali e di difficile applicazione. Denunciare qualsiasi atto omosessuale dovrebbe essere obbligatorio per i casi che coinvolgono bambini e persone vulnerabili. Il mancato rispetto comporterebbe una pena detentiva di cinque anni. Il disegno di legge attende di essere firmato da Museveni, cosa che ha promesso di fare una volta che il Parlamento avrà considerato le sue raccomandazioni.
Museveni è sotto pressione da parte della comunità internazionale per porre il veto alla legislazione. Gli Stati Uniti hanno avvertito delle conseguenze economiche se la legislazione sarà emanata. Nelle ultime settimane il sentimento anti-gay in Uganda è cresciuto a causa della propaganda filo governativa.