Usa. Condanna a morte con l’azoto: vietata per gli animali ma non per l’uomo

di C. Alessandro Mauceri

Un uomo di 58 anni, Kenneth Smith, condannato a morte da un tribunale, è stato ucciso in una prigione dell’Alabama con un metodo nuovo e controverso: è stato costretto ad inalare gas azoto puro attraverso una maschera facciale.
Alla lunga controversia sul ricorso alla pena di morte, si è aggiunto un nuovo capitolo: quello riguardante il sistema adoperato. Secondo le autorità dell’Alabama il “nuovo” metodo è “forse il metodo di esecuzione più umano mai concepito”. Le dichiarazioni dei testimoni oculari dei giornalisti presenti nella camera della morte hanno fornito un’immagine diversa dell’accaduto. La morte di Smith è stata tutt’altro che umana: l’esecuzione è durata circa 22 minuti. Marty Roney del Montgomery Advertiser ha riferito che “Smith si contorceva sulla barella. Ansimava profondamente, il suo corpo tremava violentemente con gli occhi che roteavano dietro la testa”. E ancora, “Smith stringeva i pugni, le sue gambe tremavano… Sembrava boccheggiare. La barella ha tremato più volte”. Anche il reverendo Jeff Hood, consigliere spirituale di Smith, al suo fianco per l’esecuzione, ha dichiarato che i funzionari della prigione presenti nella stanza “erano visibilmente sorpresi di quanto fosse andata male questa cosa”. “Quello che abbiamo visto sono stati minuti di qualcuno che lottava per la propria vita”, ha detto Hood.
Autorità della Casa Bianca hanno dichiarato “preoccupante” la decisione di ricorrere a questo sistema per eseguire la condanna a morte. L’addetta stampa Karine Jean-Pierre ha detto che il presidente Biden è “profondamente preoccupato sulla pena di morte e se sia coerente con i nostri valori”.
Prima dell’esecuzione gli avvocati di Smith avevano cercato, senza successo, di fermarla affermando che eseguire la condanna a morte con metodi non provati stava violando i diritti costituzionali contro la crudeltà. Hanno anche sostenuto che Smith era già stato sottoposto a una procedura di esecuzione in precedenza. Nel novembre 2022, Smith era stato legato a una barella per diverse ore mentre gli esecutori tentavano, senza riuscirci, di trovare una vena nella quale iniettare le droghe letali.Secondo i suoi legali questo avrebbe posto Smith nella rara condizione di essere considerato tra i detenuti sopravvissuti a un’esecuzione.
Pochi giorni prima di essere giustiziato, in una intervista telefonica rilasciata al Guardian, Smith aveva dichiarato di non essere pronto a morire: gli era stato diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico causato dal suo primo tentativo di esecuzione fallito e soffriva di insonnia e ansia. Tutto inutile. La sua esecuzione è durata circa 22 minuti. Poco prima, nella sua dichiarazione finale, Smith ha detto che “Questa notte l’Alabama fa fare all’umanità un passo indietro…”. Dopo la fase sperimentale (su un uomo?) pare che anche l’Ohio stia valutando l’adozione dell’azoto gassoso per le esecuzioni.
“Smith è stato una cavia su cui è stato testato un nuovo metodo che, inspiegabilmente, la Corte suprema non ha considerato incostituzionale ai sensi dell’ottavo emendamento, che vieta le pene crudeli” ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, “Premesso che nessun metodo di esecuzione è indolore o incruento, qui siamo a un livello di ferocia peggiore.
Il ricorso all’ipossia da azoto, proprio per il suo essere un trattamento crudele, è stato vietato sugli animali. Ma evidentemente non sull’uomo. Almeno negli USA, i “paladini dei diritti umani”.