USA. Denunce e ricorsi sul Datagate. E c’è chi denuncia Facebook

Notizie Geopolitiche –

facebookA distanza di quasi 8 mesi dallo scoppio dello scandalo del Datagate, dovuto alle rivelazioni del tecnico informatico della Nsa Edward Snowden, continua a regnare negli Stati Uniti la più completa confusione sulla questione: a dicembre il giudice distrettuale Richard Leon aveva definito “illegale” l’attività di intercettazione dei dati e delle telefonate dei cittadini ad opera della National Security Agency, ma pochi giorni dopo un altro giudice federale a Manhattan ha sancito l’assoluta legalità delle procedure.
Anche il ministero della Giustizia ha presentato ricorso contro la sentenza emessa da Leon ed ora si è in attesa di un ulteriore pronunciamento che possa porre chiarezza sul tema.
Sempre in tema di grande fratello c’è da registrare una class action presso il tribunale della California contro Facebook ad opera di Matthew Campbell dell’Arizona e Michale Hurley dell’Oregon: l’iniziativa è stata fatta a nome di tutti gli utilizzatori del celebre social network, accusato di intercettare sistematicamente i messaggi privati degli utenti per vendere i dati a chi opera nel settore pubblicitario. Gli accusatori chiedono 100 dollari di danno per ogni giorno di presunta violazione e 10.000 dollari per ogni utente spiato.