Usa. Email dei democratici hackerate: Washington pensa a sanzioni contro la russia

Notizie Geopolitiche –

sanders con clintonTorna il caso delle 20mila mail del Partito democratico hackerate che hanno portato alla luce un’operazione del comitato centrale, che avrebbe dovuto essere neutrale, volta a screditare il candidato alle primarie Bernie Sanders a vantaggio dell’ex segretario di Stato Hillary Clinton: il Wall Street Journal ha riportato proprie fonti secondo le quali il governo di Washington starebbe pensando a sanzioni contro la Russia.
Poco dopo lo scoppio dello scandalo delle email, il presidente Usa Barak Obama aveva affermato che è “possibile che vi siano hacker russi dietro la divulgazione delle email”, e l’incaricato del Cremlino per la cooperazione internazionale nell’ambito della sicurezza informatica, Andrei Krutskikh, aveva risposto che “Penso che sia solo una follia e arrivare e questi argomenti è una dimostrazione di debolezza. La mia posizione è che gli americani non hanno fatto e continuano a non fare reclami ufficiali su nessuna delle piste”.
Anche Clinton si era detta certa della pista russa: “Sappiamo che i servizi di intelligence russi hanno hackerato il Democratic National Commitee e sappiamo che hanno organizzato la diffusione di molte di quelle email”, aveva affermato, aggiungendo poi che “La Russia ha anche organizzato il rilascio delle email del Dnc”.