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Ammonta ad almeno un morto e a 23 feriti, soprattutto turisti, il bilancio dell’attentato portato a termine in un resort di Hua Hin, rinomata località a 200 chilometri a sud da Bangkok. Tra i feriti vi sono due cittadini italiani: la Farnesina ha comunicato che le loro condizioni non sono gravi.
L’attacco, non ancora rivendicato, ha visto l’esplosione di due ordigni alla distanza di 25 minuti l’uno dall’altro e azionati con cellulari, mentre la vittima è una donna del luogo.
In Thailandia sono frequenti gli attentati ad opera della guerriglia separatista, ma fino ad oggi solo raramente sono stati colpiti obiettivi turistici.
Solo pochi giorni fa i tailandesi hanno approvato con un referendum, voluto dalla giunta militare presieduta dal capo di Stato maggiore della Difesa, generale Prayuth Chan-ocha, la nuova Costituzione, la ventesima da quando nel 1932 venne deposta la monarchia assoluta e aperta l’era della monarchia costituzionale (l’attuale re è Rama IX). L’ultimo colpo di stato, il dodicesimo, risale al 24 maggio 2014.
