USA. Obama vuole 2 miliardi per ricerca carburanti alternativi

TMNews –

Con poche possibilità di finanziare il suo ambizioso progetto per l’energia pulita, il presidente degli Stati Uniti proporrà oggi di dirottare, nel prossimo decennio, due miliardi di dollari di entrate provenienti dai diritti di trivellazione per gas e petrolio sulle proprietà pubbliche, per finanziare le ricerche per veicoli di nuova generazione, rispettosi dell’ambiente. Lo ha reso noto oggi la Casa Bianca al New York Times. Obama darà inizio dall’Argonne National Laboratory, vicino a Chicago – centro di ricerca per lo sviluppo della tecnologia per le batterie per le auto elettriche – il suo tour per promuovere il suo progetto, presentato nel discorso sullo stato dell’Unione lo scorso mese, che ha l’obiettivo di trovare combustibili alternativi agli idrocarburi per alimentare macchine, camion e autobus negli Stati Uniti.
L’Energy Security Trust, come è stato chiamato da Obama il progetto di dedicare le ‘royalties’ su gas e petrolio alle fonti alternative, sarà contrastato dai repubblicani al Congresso, che lo considerano una tassa sui produttori di energia e non vogliono sostenere le ambizioni ecologiche del presidente. La Casa Bianca ha specificato che il denaro proverrebbe dalle entrate per i diritti di trivellazione su proprietà pubbliche nel corso del prossimo decennio, e che non si tratta quindi di una nuova tassa. Il progetto del presidente prevede anche lo sviluppo di fonti alternative come l’energia eolica, solare e geotermica. Il progetto ambizioso di Obama rischia di sbattere contro i tagli alla spesa. Il sequester, ovvero l’insieme di tagli automatici scattati il primo marzo, avrà “un impatto devastante” sulla nazione, secondo Eric Isaacs, direttore dell’Argonne National Laboratory, che riceverà meno finanziamenti rispetto al passato.