Vietnam. Delegazione diplomatica della Santa Sede in visita di sei giorni

di Alberto Galvi

Una delegazione diplomatica della Santa Sede sta effettuando una visita di sei giorni in Vietnam come parte degli sforzi per normalizzare le relazioni con la nazione asiatica. La visita ha luogo dopo che l’arcivescovo Marek Zalewski è diventato il primo rappresentante vaticano a vivere e ad aprire un ufficio nel paese comunista.
Il ministro degli Esteri della Santa Sede, Richard Gallagher, ha incontrato il suo omologo vietnamita Bùi Thanh Sơn per migliorare i rapporti tra i due paesi. Gallagher incontrerà anche il primo ministro Pham Minh Chinh. Le relazioni tra il Vaticano e il Vietnam furono interrotte nel 1975 dopo la fine della guerra. Da allora i rapporti sono state tesi, per quanto le parti avessero avuto colloqui regolari almeno dalla fine degli anni ’90.
Nel luglio 2023 è stato firmato in Vietnam l’accordo per la nomina del rappresentante permanente del Vaticano nel paese del sud-est asiatico, durante la visita dell’ex presidente Võ Văn Thưởng alla Santa Sede. Thưởng ha anche invitato Papa Francesco a visitare il Vietnam, ma in seguito si è dimesso, vittima eccellente di un’intensa campagna anti-corruzione.
A differenza della Cina, il Vietnam ha voluto migliorare i rapporti con il Vaticano e l’occidente. Pechino ha rotto i rapporti diplomatici con il Vaticano nel 1951, dopo che i comunisti sono saliti al potere ed espulso i preti stranieri.
Circa il 70% della popolazione vietnamita non appartiene a nessuna religione organizzata, il 15% circa è di religione buddhista (corrente Mahayana); i cristiani rappresentano circa l’8,5% della popolazione e la maggioranza di essi (circa il 7,5%) è di confessione cattolica.