YEMEN. Continua l’offensiva delle truppe lealiste per riprendere la provincia di Taez

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yemen taezAumenta la pressione delle forze lealiste sui ribelli houthi nella provincia yemenita di Taez, e le ultime informazioni danno i militari fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi a circa 12 chilometri dalla città di Rahida.
Gli houthi hanno distrutto i ponti e disseminato le strade di mine per rallentare l’avanzata dei lealisti, intensificatasi lo scorso 16 novembre dopo che in luglio è stata liberata Aden. Fino ad oggi i militari non sono riusciti a rompere l’assedio degli houthi su Taez, per quanto si ritenga che sia ormai una questione di giorni.
Solo pochi giorni fa il generale Ahmed Saif al-Yafei, capo dello stato maggiore delle forze fedeli al presidente deposto Abd Rabbo Mansour Hadi, aveva spiegato che il via all’operazione era arrivato dopo i rinforzi pervenuti dalla Lega Araba.
A sostenere le azioni di terra sono i raid della coalizione della Lega Araba, guidata dall’Arabia Saudita, che vede coinvolti Egitto, Sudan, Giordania, Marocco, Bahrain, Qatar e Emirati Arabi Uniti. Ai militari di terra si sono aggiunti mercenari, ed in ottobre si è appreso dell’arrivo di 800 colombiani esperti di guerriglia, in appoggio alle forze di Abd Rabbo Mansour Hadi.
Il golpe degli houthi, dietro al quale vi sarebbe l’Iran (che però nega), ha preso inizio in febbraio ed è arrivato dopo che per mesi avevano chiesto invano alcuni riconoscimenti come l’inserimento di 20mila appartenenti alla minoranza nelle forze armate governative, l’assegnazione di 10 ministeri e l’inclusione nella regione di Azal, di Hajja e dei governatorati di al-Jaw. Gli houti sostengono l’ex presidente Ali Abdallah Saleh.
Gli houthi sono una minoranza di fede sciita. Sono oltre 5mila, per lo più civili, le vittime del conflitto.