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Il numero uno dell’Isis in Afghanistan e Pakistan, Hafiz Saeed Khan, è rimasto ucciso lo scorso 26 luglio da un drone Usa: lo ha confermato alla Reuters l’ambasciatore afghano in Pakistan Omar Zakhilwal, il quale ha detto che “Posso confermare che il leader dell’Isis nel Khorasan Hafiz Saeed Khan è morto in un raid aereo del 26 luglio nel distretto di Kot, nella provincia afghana di Nangharhar, insieme ai suoi comandanti e soldati”.
Anche il portavoce del Pentagono Gordon Trowbridge ha confermato la cosa, aggiungendo che si il risultato è stato ottenuto grazie alla cooperazione tra le forze afghane e quelle statunitensi.
Negli ultimi tempi l’Isis ha tentato di affermarsi nel Khorasan (i territori del Pakistan e dell’Afghanistan), dove tuttavia vi sono già al-Qaeda e soprattutto i talebani. L’attentato del 23 luglio a Kabul (81 morti e di 207 feriti), rivendicato dall’Isis, potrebbe essere letto con un’azione per affermare la determinazione del gruppo terroristico rispetto agli altri jihadisti nel paese centro-asiatico.
Specialmente i talebani stanno contrattaccando in queste settimane le forze governative, le quali hanno perso il 5 per cento del territorio controllato.
