AFGHANISTAN. Stoltenberg in Afghanistan, dove rimarranno basi Usa e Nato

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StoltenbergIl segretario generale della Nato Jens Stoltenberg si è recato oggi in Afghanistan a due mesi dalla fine della missione della coalizione internazionale, la quale, al netto della retorica, è servita a poco: a parte i molti interessi che spaziano dalla spesa bellica alle risorse del sottosuolo, alla fondazione di una base militare in un’area strategica di primaria importanza, la situazione in buona parte del paese è addirittura peggiorata rispetto a prima dell’intervento, basti pensare che sono fra i 7 e i 9mila i poliziotti afghani uccisi quest’anno.
In giornata Stoltenberg incontrerà il presidente afgano Ashraf Ghani e il primo ministro Abdullah Abdullah, quindi il generale John Campbell, comandante dell’Isaf, e altri alti responsabili delle forze della coalizione.
Ghani ha firmato in cambio dell’appoggio degli USA alla corsa presidenziale ciò che il predecessore Hamid Karzai si era rifiutato di concedere, ovvero la permanenza di una base Usa ed una Nato che nel 2015 conterà 12.500 soldati stranieri, di cui 9.800 americani, con compiti di addestramento militare.