ALGERIA. 11 lavoratori In Amenas sospettati di contatti con gli jihadisti

Adnkronos/Aki, 21 gen 13 –

La sicurezza algerina sta interrogando 11 lavoratori dell’impianto per la produzione di idrocarburi di In Amenas, dove la settimana scorsa un commando di jihadisti ha preso in ostaggio centiania di persone, spingendo l’esercito algerino a compiere un blitz per liberarle, che ha causato decine di morti e altrettanti feriti. Stando al quotidiano algerino ‘Echorouk’, che cita fonti della sicurezza di alto livello, le autorita’ competenti hanno dato il via a un’inchiesta sul posto per capire in che modo i terroristi siano potuti penetrare nella base, confermando che al momento vi sono “11 impiegati sotto interrogatorio: quattro agenti della sicurezza della British Petroleum, cinque dell’algerina Sonatrach e due cuochi della giapponese Jgc Corporation”. In particolare, le fonti hanno spiegato che e’ stato possibile individuare queste persone “grazie alla registrazione delle loro conversazioni telefoniche internazionali, soprattutto quelle effettuate con il Mali e la Libia”, precisando le forze speciali hanno sequestrato durante l’operazione “tre telefoni satellitari Thuraya, che sono stati consegnati alle unita’ antiterrorismo per analizzarli”. Le fonti hanno assicurato che presto saranno convocati tutti gli operai e i quadri sospettati di essere in contatto con il gruppo che ha sferrato l’attacco, ossia la brigata ‘Coloro che firmano con il sangue’, che fa capo a un ex vertice di al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi), Mokhtar Belmokhtar.

Ci sono due cittadini canadesi tra i terroristi uccisi dalle forze speciali algerine nel sito per l’estrazione del gas di In Amenas. E’ quanto riferisce l’emittente privata algerina Ennahar, che cita fonti della sicurezza secondo le quali “i corpi di due terroristi di nazionalita’ canadese sono stati scoperti a In Amenas”.