Argentina. Aborto: sì della Camera. Ora tocca al Senato

di Alberto Galvi

In Argentina i deputati della Camera bassa hanno approvato un disegno di legge che legalizza l’aborto. La proposta di legge è stata approvata con 131 voti a favore, 117 voti contrari e sei astensioni.
La legge sull’aborto è stata proposta dal presidente Alberto Fernández in risposta alle richieste a lungo ricercate dagli attivisti per i diritti delle donne. I manifestanti a favore della depenalizzazione dell’aborto, dopo aver appreso i risultati del voto alla Camera, sono esplosi in esternazioni di gioia e si sono abbracciati.
Entro la fine dell’anno il disegno di legge, che necessita ancora dell’approvazione del Senato, consentirà di effettuare aborti volontari fino alla 14esima settimana di gravidanza.
L’attuale legislazione risale al 1921 e consente l’aborto solo in caso di stupro o pericolo per la vita della madre, mentre molte donne che hanno abortito in Argentina, così come le persone che le assistono durante l’interruzione di gravidanza, possono essere perseguite penalmente.
A Cuba, in Messico e in Uruguay le donne possono subire aborti durante le prime 12 settimane di gravidanza indipendentemente dalle circostanze, mentre in alcuni Paesi della regione le leggi sull’aborto sono tra le più restrittive al mondo.
Il disegno di legge è passato alla Camera bassa, mentre le prospettive sono meno chiare al Senato. Prima di essere eletto un anno fa, Fernández aveva promesso di spingere per rendere l’aborto volontario e gratuito, ma la pressione delle forze conservatrici, delle chiese evangeliche e di quella cattolica è forte. Il voto dovrebbe essere ancora una volta molto combattuto.
Due anni fa, durante il mandato del presidente Mauricio Macri, il Senato votò contro un disegno di legge simile per legalizzare l’aborto dopo che era stato approvato dalla Camera bassa.
In Argentina dal 1983 diverse migliaia di donne che cercavano di abortire sono morte durante l’utilizzo di procedure non sicure e clandestine. Si stima che ci siano in Argentina tra i 370mila e i 520mila aborti clandestini all’anno, mentre nello stesso periodo circa 38mila donne vengono ricoverate in ospedali pubblici a causa di mal riuscite procedure di interruzione di gravidanza.
La questione dell’aborto divide profondamente la società Argentina, un Paese che ha già enormi fratture all’interno della società, senza contare i problemi politici ed economici che colpiscono nel quotidiano la vita degli argentini. Inoltre l’Argentina è il Paese di Papa Francesco, che ha già indicato ai suoi vescovi di resistere in questa battaglia contro l’aborto.