Argentina. Durante una manifestazione per i diritti dei gay a Buenos Aires i partecipanti hanno sostenuto Massa

di Alberto Galvi

Lo scorso 4 novembre a Buenos Aires, in Argentina, migliaia di persone hanno marciato per la città per celebrare l’uguaglianza e la diversità gay e trans,. Buenos Aires ha dedicato una settimana alla celebrazione della diversità, iniziata il 28 ottobre e terminata il 4 novembre con la Marcia del Pride. I partecipanti hanno inviato un messaggio chiaro: non verranno messi a tacere e combatteranno incessantemente per l’uguaglianza e i diritti umani per tutti.
La marcia del COMO (Comisión Organizadora de la Marcha del Orgullo) è iniziata in Plaza de Mayo. Il corteo si è poi diretto verso il Congresso, concludendosi con la lettura di un documento che sintetizzava le rivendicazioni e gli slogan della comunità. La marcia è stata coordinata da due comitati: COMO e Marcha del Orgullo Línea Histórica, ciascuno con un punto di partenza e un percorso separati.
L’Argentina è leader nei diritti dei gay, delle lesbiche e dei transessuali in America Latina, il primo paese dell’America Latina a consentire le unioni civili tra persone dello stesso sesso nel 2002 e il primo paese dell’America Latina a legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso nel 2010. È stato anche tra i primi nella regione a consentire alle coppie gay di adottare bambini.
Il partito La Libertad Avanza del candidato presidenziale Javier Milei ha attirato critiche per la sua posizione sui diritti dei diritti dei gay e delle donne. All’opposizione, i partecipanti alla marcia hanno espresso il loro sostegno al candidato presidenziale del partito al governo Sergio Massa.