Argentina. Il presidente Milei ha intenzione di spostare l’ambasciata a Gerusalemme

di Alberto Galvi

Nel corso di una visita in Israele, il presidente argentino Milei ha annunciato l’intenzione di spostare l’ambasciata a Gerusalemme. Netanyahu e Milei si sono incontrati il 7 febbraio per colloqui. All’aeroporto Ben Gurion vicino a Tel Aviv, Milei è stato accolto dal ministro degli Esteri israeliano Israel Katz.
Con l’obiettivo di approfondire i legami tra i due paesi, la delegazione israeliana comprendeva il ministro degli Affari strategici, il segretario militare del primo ministro, il direttore del Consiglio economico nazionale, il consigliere per la politica estera del primo ministro, il direttore del Consiglio di sicurezza nazionale, il direttore generale dell’ufficio del primo ministro, e l’ambasciatore israeliano in Argentina.
Dopo il suo arrivo Milei si è diretto al Muro Occidentale, nella storica Città Vecchia di Gerusalemme Est occupata, il luogo più sacro dove gli ebrei pregano. La conferma dell’annuncio ampiamente atteso ha trovato il favore del primo ministro Benjamin Netanyahu.
Milei è alla sua prima visita ufficiale da quando è entrato in carica, salvo un breve passaggio al forum economico di Davos in Svizzera. Il ministro degli Esteri Israel Katz ha incontrato il presidente argentino, accompagnato dal ministro degli Esteri argentino Diana Mondino, e lo ha ringraziato per il suo sostegno a Israele; i due hanno concordato di rafforzare la cooperazione tra Israele e Argentina in vari campi.
La comunità ebraica argentina conta 250mila persone ed è una delle più grandi dell’America Latina. Da Israele Milei è recato a Roma per un incontro con il primo ministro Giorgia Meloni e per un’udienza privata con Papa Francesco. Milei ha già criticato il Santo Padre, ma recentemente ha attenuato la sua retorica. Milei è cresciuto in una famiglia cattolica ma ha studiato le scritture ebraiche.