Taiwan. Aerei cinesi oltrepassano la linea mediana

di Alberto Galvi

Il ministero della Difesa di Taiwan ha segnalato il 5 febbraio che nove velivoli militari cinesi hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, svolgendo operazioni di pattugliamento insieme a navi da guerra cinesi in quella che viene considerata una zona delicata. Questo evento segue un’azione simile del giorno precedente, quando è stato riferito che la Cina aveva dispiegato due aerei e cinque navi militari nello stretto, senza tuttavia attraversare la suddetta linea mediana. Si tratta di una demarcazione non ufficiale che separa Taiwan dalla Cina continentale. Da inizio mese sono stati individuati 27 aerei e 19 navi militari cinesi nelle vicinanze dell’isola.
La Cina, che considera Taiwan parte del proprio territorio, effettua regolarmente operazioni militari nello Stretto, affermando di agire in difesa della propria sovranità e integrità territoriale. Durante una conferenza stampa a Pechino il 26 gennaio, il portavoce del ministero della Difesa cinese, Wu Qian, ha annunciato che tali esercitazioni continueranno regolarmente, soprattutto in risposta alle operazioni navali degli Stati Uniti nella regione.
Oltre a esercitazioni aeree e navali, la Cina ha impiegato palloni aerostatici, che sostiene essere destinati a scopi meteorologici, una spiegazione non condivisa da Taipei. L’uso di palloni aerostatici per scopi di spionaggio da parte della Cina è diventato un argomento di rilevanza globale, in particolare dopo che gli Stati Uniti hanno abbattuto un pallone che, secondo Washington, era impiegato per attività di spionaggio cinese.
All’inizio di gennaio Taiwan ha accusato la Cina di minacce alla sicurezza aerea e guerra psicologica tramite l’uso di palloni aerostatici in prossimità delle elezioni del 13 gennaio, vinte dal vicepresidente Lai Ching-te del Partito Democratico Progressista (DPP), etichettato da Pechino come “separatista”.
Le incursioni cinesi, che includono l’impiego di caccia e navi da guerra, sono state intensificate nel 2023, secondo il ministero della Difesa di Taiwan, che ha messo in guardia sul rischio che queste azioni possano portare a un’escalation di tensione e peggiorare la sicurezza regionale. Secondo analisi i caccia cinesi non si limitano a sorvolare l’isola, bensì effettuano simulazioni di blocco in previsione di un eventuale intervento militare statunitense.