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Non solo in Ucraina, ma anche in Armenia viene contestata la scelta del governo di aderire all’Unione doganale e non all’Unione europea, per quanto il paese faccia parte del continente asiatico: ”circa un centinaio di manifestanti hanno marciato fino al palazzo del governo armeno” in segno di protesta contro la decisione di scegliere la Russia e non l’Europa unita come proprio partner.
Una volta arrivati sotto la sede del governo di Erevan, i manifestanti hanno letto un documento in cui hanno definito la decisione di Erevan di aderire all’Unione doganale russa ”una minaccia per la sovranità dell’Armenia”.
L’Armenia, che è un’ex repubblica sovietica, dipende ancora dall’uranio russo per l’unica centrale nucleare del paese, per altro malandata, che fornisce circa il 33% del fabbisogno energetico.
Lo storico nemico, l’Azerbaijan, ha già aderito all’Unione doganale.
