ARMENIA. Pioggia di milioni dalla Banca Mondiale per programmi di sviluppo

di Giacomo Dolzani –

armenia_flagAll’indomani degli scontri tra l’esercito azerbaigiano e quello armeno, avvenuti sul confine con il Nagorno-Karabakh, le quali hanno portato a decine di morti da entrambe le parti e ad un’escalation di tensione che ha messo in allarme l’Unione Europea, l’Osce ed i paesi confinanti come la Georgia, la Banca Mondiale ha accordato all’Armenia tre maxi-prestiti (almeno se paragonati con il Pil del paese, che ammonta a meno di 10mld di dollari) per lo sviluppo di diversi settori della sua economia.
La firma del contratto tra il ministro delle Finanze armeno, Gagik Khachatryan, ed il rappresentante della Banca Mondiale nel paese, Jean Michel Happi, è avvenuta oggi ad Erevan e prevede che vengano forniti 32 milioni di dollari per l’implementazione del progetto denominato Carmac, finalizzato allo sviluppo del settore agricolo al fine di migliorarne la produttività e la sostenibilità ambientale; altri 23 milioni saranno destinati al piano di “Ricostruzione e Sviluppo” (IBRD), a cui si aggiungeranno altri 40 milioni per aumentare l’efficienza e l’affidabilità del sistema di trasmissioni digitali.
In questa situazione molto delicata, con il rischio di nuovi scontri al confine, la Banca Mondiale
ha deciso di accordare comunque all’Armenia questa pioggia di milioni, nonostante il paese stia occupando l’intero altopiano del Nagorno-Karabakh e sette regioni azerbaigiane circostanti, violando da oltre vent’anni quattro risoluzioni, emesse dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (822, 853, 874 e 884), che intimano ad Erevan di ritirare le proprie forze dalle province occupate che, in cifre, costituiscono il 20% del territorio dell’Azerbaigian.

Twitter: @giacomdolzani