Attentato a Volgograd: gli islamisti vogliono indebolire Putin in vista delle olimpiadi

di Guido Keller –

volgograd attentato sochi grandeAncora una donna kamikaze in azione a Volgograd, nella Russia meridionale (ex Stalingrado), dove sono presenti spinte radicaliste islamiche anche per la vicinanza di repubbliche secessioniste come il Daghestan e la Cecenia: poco dopo mezzogiorno un’esplosione ha investito la stazione ferroviaria della città, uccidendo almeno 18 persone e ferendone una quarantina. A quanto riportato in un comunicato diffuso dal Ministero dell’Interno, la deflagrazione è avvenuta nei pressi della
zona dei metal detector, vicino all’entrata principale dell’edificio.
A mettere gli inquirenti sulla pista dell’attentatrice sono state le telecamere a circuito chiuso della stazione, ma il timore è che altri ordigni possano essere stati piazzati sui treni in partenza: l’edificio è stato prontamente isolato dalle forze dell’ordine, mentre le ambulanze hanno fatto la spola per portare i feriti nell’ospedale della città.
Quello di oggi è il terzo attentato di matrice islamica in Russia in pochi giorni, ovvero il secondo a Volgograd in due mesi: il 21 ottobre scorso Naida Akhiyalova, daghestana, moglie di un estremista islamico da poco convertito all’Islam, si era fatta esplodere su un autobus uccidendo tre ragazze e tre ragazzi.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha disposto il rafforzamento delle misure di sicurezza in vista dei giochi invernali di Sochi, che prenderanno inizio il 7 febbraio prossimo e che, pensate in grande, dovranno rappresentare il trionfo del leader russo nella scena mediatica internazionale.
Nel Caucaso settentrionale i radicali islamici vorrebbero introdurre un emirato e quindi rendersi indipendenti da Mosca; uno dei leader della rivolta cecena, Doku Umarov, già a luglio aveva minacciato attraverso un video la stabilità proprio in vista dei giochi invernali ed aveva esortato i militanti ad impegnare “la massima forza” affinché il presidente Vladimir Putin tragga vantaggio dalla diffusione mediatica delle olimpiadi invernali.