AUSTRALIA. 15enne iraniano uccide un dipendente della polizia. Si segue la via del terrorismo

Notizie Geopolitiche –

scipione andrewCi sarebbe il movente politico dietro l’uccisione di un dipendente della polizia venerdì scorso a Parramatta, nella parte occidentale di Sidney, quando un giovane di 15 anni di origine iraniana ma naturalizzato australiano ha aperto il fuoco mentre la vittima usciva dal posto di lavoro.
A comunicare che si tratterebbe di terrorismo è stato il capo della polizia Andrew Scipione, il quale ha commentato che “Questo è un momento molto brutto per noi e ho visto le riprese delle telecamere, dove di vede un brutale, terribile crimine”. Il giovane è stato poi ucciso da altri agenti.
In un primo momento Scipione aveva escluso che potesse trattarsi di terrorismo, ma oggi il capo della polizia ha spiegato che le evidenze indicano il movente politico del gesto, per quanto le indagini siano ancora in corso.
Da notare che l’Australia ha investito molto sulla prevenzione del terrorismo, anche perché almeno 300 foreign fighter hanno lasciato il paese per unirsi all’Isis in Siria e Iraq. Il 18 aprile in una retata sono stati arrestati 5 giovani, tutti tra i 18 ed i 19 anni, che stavano organizzando un attentato contro la polizia a Melbourne per il 25 aprile.
Nel dicembre 2014 un altro iraniano, il 50enne Man Haron Monis, è riuscito ad asserragliarsi in una cioccolatteria di Sidney sequestrando decine di clienti, dei quali due sono rimasti uccisi nel blitz delle teste di cuoio.

Nella foto: il capo della polizia Andrew Scipione.