AUSTRALIA. F35: Premier, ‘acquisto procede anche dopo stop’

Ansa, 25 feb 13 –

La premier australiana Julia Gillard ha confermato oggi che l’Australia procedera’ con l’acquisto dei primi due F35 che sono stati gia’ pagati, nonostante lo stop ai voli di prova deciso a scopo precauzionale dal Pentagono dopo la scoperta di una crepa nella lama di una turbina. La premier ha aggiunto che il governo non permettera’ che si crei una lacuna nelle capacita’ di guerra aerea della nazione. ”Continueremo a monitorare la situazione e a discutere questioni che sono emerse e che debbono essere affrontate nella performance dei cacciabombardieri Jsf”, ha aggiunto. Il programma Joint Strike Fighter (Jsf) dell’Aeronautica militare australiana, prevede l’acquisto dagli Usa di fino a 100 cacciabombardieri F35. L’Australia si era impegnata nel 2002 al prezzo di 40 milioni di dollari per aereo, un prezzo che da allora e’ piu’ che triplicato. Lo stop ai voli di prova e’ il piu’ recente nella serie di incidenti di percorso per l’aereo, in produzione alla Lockeed Martin con la partecipazione di otto Paesi tra cui l’Italia. La variante progettata per il corpo dei marine ha subito una battuta di arresto, poi risolta, per un problema alla valvola di rifornimento in volo, mentre e’ emersa una vulnerabilita’ dell’apparecchio ai fulmini per cui non e’ abilitato a volare a meno di 25 miglia da un temporale. Il programma e’ in ritardo di almeno cinque anni rispetto al calendario originale. La consegna all’Australia dei primi aerei e’ stata promessa per il 2013, ma un documento riservato della Difesa, ottenuto dalla stampa, prevede che solo due caccia saranno consegnati entro il 2020. Il Pentagono prevede che i voli di prova potranno riprendere entro due settimane, una volta risolti i problemi ai motori. Le forze armate Usa prevedono di produrre per proprio uso 2443 caccia F-35, che dovranno sostituire gli aerei da combattimento attualmente in dotazione all’Aeronautica, alla Marina e ai Marines, piu’ diverse altre centinaia per i suoi alleati, fra cui Australia, Italia, Giappone e Israele.