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Il governo brasiliano ha inviato l’esercito per scacciare gli occupanti illegali del territorio delle tribù indigene degli Awà: si tratta di taglialegna abusivi, di coloni e di allevatori, che nel corso degli anni hanno preso il controllo di parte della riserva destinata alla minoranza etnica, la quale da sempre abita quell’angolo di Amazzonia brasiliana nord-orientale.
Brasilia ha così accolto le numerose richieste di intervento inviate dai capi Awà ed ha predisposto una missione su ampia scala che vede impegnati centinaia di militari e di poliziotti: in passato diversi giornalisti ed intellettuali hanno denunciato la distruzione della foresta abitata dagli indigeni e quindi il rischio di venir meno degli stessi sia per la loro dipendenza dall’ambiente sia per la diffusione di malattie, fino a dar vista ad un movimento d’opinione internazionale che indubbiamente ha influito sulla scelta del governo brasiliano.
