Brasile. La Corte suprema boccia il ricorso: la Camera voterà l’impeachment di Rousseff

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rousseff dilmaSi avvicina l’impeachment per la presidente del Brasile Dilma Rousseff, rimasta impigliata nello scandalo Petrobras ma anche accusata di aver proceduto alla nomina (poi impugnata e bloccata) dell’ex presidente Lula a ministro della Casa Civil al fine evitarne la messa sotto stato d’accusa per lo stesso affaire.
11 giudici della Corte suprema, cioè la maggioranza, hanno bocciato infatti il ricorso del governo contro la procedura di impeachment, per cui ora si passa al voto della Camera che si terrà il 17 aprile, e che prevede, perchè il provvedimento passi, due terzi dei voti della Camera, cioè 342 su 513.
In caso di mancato raggiungimento dei voti necessari, la sfiducia verrà archiviata.
Lo scandalo Petrobras è scoppiato nel novembre 2014 e continua tutt’oggi arricchendosi di colpi di scena e di nuove rivelazioni: riguarda l’intercettazione di 3 miliardi di dollari di fondi neri, frutto delle bustarelle pagate ai dirigenti dell’azienda pubblica, in particolare a José Carlos Cosenza, direttore degli approvvigionamenti e a Maria das Graças Foster, amministratore delegato di Petrobras. Implicati nel riciclaggio anche l’ex direttore di Petrobras, Paulo Roberto Costa, e il faccendiere Alberto Youssef, divenuti poi collaboratori di giustizia.
Tra le varie aziende costrette a pagare, anche la fiamminga SMB Offshore, che ha ammesso di aver passato bustarelle per un totale di 139,2 milioni di dollari a dirigenti di Petrobras.
Recentementre il partito centrista Pmdb del vicepresidente Michel Temer ha lasciato il governo.