BURUNDI. Violenze in corso per la candidatura di Nkurunziza. Gentiloni, ‘valuti bene per l’interesse del paese’

di Enrico Oliari

NkurunzisaSi susseguono le violenze in Burundi, dove il congresso del CNDD-FDD (Consiglio Nazionale per la Difesa della Democrazia – Forze per la Difesa della Democrazia), ha ricandidato ufficialmente alla presidenza del paese Pierre Nkurunziza, il quale si troverebbe quindi al terzo mandato, forzando così la Costituzione che pone il limite di due mandati. La figura di Nkurunziza è fortemente contestata dalle opposizioni, e da più parte l’ex leader ribelle è percepito come un dittatore.
Gli scontri fra i manifestanti e le forze dell’ordine hanno già visto diversi morti, ma a preoccupare sono i militanti di Imbonerakune, la formazione giovanile del partito del presidente, i quali stanno segnando le case degli oppositori in modo da colpirle nel momento in cui verrà dato loro il via. Già in 22mila hanno lasciato le loro case e si tanno dirigendo nel vicino Ruanda.
Con una nota il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ha espresso “preoccupazione per le violenze in Burundi nel contesto della campagna elettorale per le elezioni presidenziali che si svolgeranno a giugno”. La Farnesina ha rivolto “un appello al governo del Burundi perché assicuri il pacifico e corretto svolgimento del processo elettorale, garantendo ai burundesi l’esercizio dei diritti civili e politici”.
“L’Italia – continua il comunicato – si unisce all’appello rivolto dall’Unione Europea al presidente Pierre Nkurunziza affinché valuti la decisione di ricandidarsi alle prossime elezioni avendo in mente l’esigenza di riconciliazione e l’interesse del Paese. La pace in Burundi può consolidarsi solo a seguito di elezioni pacifiche, inclusive e rispettose dei diritti umani e in particolare delle libertà di espressione e di manifestazione di tutte le componenti della società burundese”.

Nella foto: Pierre Nkurunziza