Camerun. Crisi separatista anglofona: ucciso Kum Achou Albert

Era il sovrano della comunità Esu.

di Alberto Galvi

Il Camerun ha dispiegato truppe in un villaggio nell’ovest del Paese dopo gli scontri tra due gruppi etnici, gli Esu e i Mbororo, in seguito alla crisi separatista anglofona scoppiata alla fine del 2016, e che ha avuto la sua origine nel 1972 quando il presidente Ahmadu Ahidjo ha cambiato la struttura federale del paese a favore di uno Stato unitario.
Anche il suo successore e attuale presidente Paul Biya ha continuato questa politica, che è stata vista negli anni come un tentativo di cancellare l’identità della minoranza anglofona e assimilarla forzatamente alla realtà maggioritaria francofona, generando proteste e scontri.
La crisi anglofona è radicata nella storia coloniale del Camerun, che divenne una colonia tedesca il 14 luglio 1884, ma che con il trattato di Versailles del 1919 fu diviso tra Regno Unito e Francia.
Le autorità camerunesi affermano che i membri della comunità Esu hanno bruciato decine di case ed edifici, e che uomini armati hanno attaccato e ucciso Kum Achou Albert, il tradizionale sovrano della comunità Esu, per non aver impedito ai giovani Esu di unirsi ai separatisti anglofoni. Esu è un villaggio di Menchum, nella regione anglofona nord-occidentale al confine con la Nigeria.
Gli uomini armati hanno sparato in aria in maniera indiscriminata, costringendo l’auto del sovrano dell’Esu a fermarsi, quindi hanno aperto il fuoco sugli occupanti dell’auto uccidendo anche la sua prima moglie; la sua seconda moglie è rimasta solo ferita.
In totale sei persone sono rimaste ferite negli attacchi.
Questi uomini sono sospettati di essere dei giovani Mbororo che avevano accusato il sovrano della comunità Esu di fare troppo poco per impedire al suo popolo di unirsi ai separatisti e attaccare la loro comunità. I militari hanno affermato di aver dispiegato truppe a Esu e nei villaggi circostanti, e che molti giovani Mbororo e di altre etnie sono stati arrestati.
Kum Achou Albert è morto a seguito delle diverse ferite da arma da fuoco: stava tornando da Wum, capitale della divisione Menchum, dove si trovava dal 5 marzo per chiedere ai civili di riconciliarsi per la pace e di tornare nelle regioni occidentali, dove i separatisti conducono il conflitto contro il governo dal 2017.
Con la crisi separatista scoppiata alla fine del 2016, il rapporto tra i Mbororo e gli Esu nel nord-ovest si è ulteriormente deteriorato. Infatti, per proteggersi dagli attacchi separatisti, i Mbororo hanno formato dei comitati di vigilanza. Tuttavia i separatisti spesso li accusano di sostenere l’esercito regolare, e negli ultimi tre anni la violenza nelle regioni della minoranza anglofone ha causato circa 3mila vittime e lo sfollamento di oltre 730mila civili.
I membri dell’etnia Mbororo hanno da sempre protestato per essere le principali vittime della crisi separatista camerunese perché non hanno mai sostenuto i separatisti che lottano per ritagliarsi uno Stato indipendente di lingua inglese. Attualmente centinaia di Mbororo vivono in condizioni pessime nelle aree francofone del Camerun.
Quello che è successo nei giorni scorsi mostra le differenze tra la tipologia di colonialismo britannico, che nelle sue colonie metteva a capo figure politiche tradizionali di tipo tribale, e quello francese, assimilazionista e imponeva figure politiche esclusivamente di tipo occidentale.