Canada. Il governo ritarda l’accesso alla morte medicalmente assistita per le persone con malattie mentali

di Alberto Galvi

Il governo canadese sta ritardando l’accesso alla morte medicalmente assistita per le persone affette da malattie mentali. Non è stata offerta alcuna tempistica per l’ultima proroga. Dopo un precedente ritardo, l’entrata in vigore dell’espansione era prevista per il 17 marzo.
Il Canada offre già la morte medicalmente assistita ai malati terminali e cronici, ma il piano di estendere il programma alle persone con malattie mentali ha diviso i canadesi. Il recente annuncio da parte del governo del primo ministro canadese Justin Trudeau è stato il secondo ritardo dopo l’approvazione della legislazione originale che autorizzava la pratica.
La legge è stata ampliata nel 2021 dopo che la Corte superiore del Quebec aveva annullato per motivi costituzionali la legge originale del governo sulla morte assistita perché si applicava solo a persone la cui morte era ragionevolmente prevedibile.
Il ritardo è avvenuto in risposta ad una raccomandazione della maggioranza dei membri di una commissione composta da senatori e deputati. La loro richiesta di approvazione di una morte medicalmente assistita fu respinta all’epoca dalla Corte suprema del Canada. Ma una legge approvata nel 2016 aveva legalizzato l’eutanasia per le persone con patologie terminali. Da allora più di 45mila persone hanno scelto l’eutanasia.
Il governo Trudeau ha annunciato che il rinvio durerà almeno fino al 2027. Ciò sposterà la questione fino a dopo le prossime elezioni federali, che dovranno svolgersi entro e non oltre il 20 ottobre 2025.