Catalogna: Mas Vince. Ma se fosse stato un referendum, Barcellona sarebbe rimasta spagnola

di Guido Keller –

mas capalogna grandeSi è trattato di una vittoria ma non piena, quella di Artur Mas alle regionali della Catalogna: il risultato è stato indubbiamente buono, gli indipendentisti di Junts pel Sì con gli alleati della Cup hanno preso il 47,8%, ma siamo sotto quel 50% che sarebbe stato determinante nell’immaginario referendum secessionista in cui Mas aveva trasformato la consultazione elettorale.
Oggi i media spagnoli sottolineano l’aspetto della mezza vittoria – mezza sconfitta, ma rimanendo al dato empirico delle elezioni regionali, c’è da vedere comunque l’affermazione degli indipendentisti, che occuperanno 72 seggi nel Parlamento di Barcellona, 62 il Junts pel Sì e 10 la Cup.
Salutando la folla di sostenitori Mas ha dichiarato che “Abbiamo vinto con quasi tutto contro e questo ci dà una forza enorme e una grande legittimità per portare avanti questo progetto”, ed anche Raul Romeva, leader di Junts pel Sì, ha affermato che “La secessione ci sarà. Se lo stato non vorrà farla negoziando la faremo ugualmente, perché questo è il mandato che abbiamo”.
Il prossimo passaggio potrebbe essere quello indire un nuovo referendum separatista, per quanto già la Corte Costituzionale si sia pronunciata l’anno scorso ed abbia bocciato la stessa iniziativa indetta da Mas per il 9 novembre.
Nella logica di Mas (almeno questo è quello che ha predicato nei vari comizi) vi è un distacco graduale da Madrid, che inizi con l’indipendenza fiscale per poi passare alla creazione di strutture proprie come i ministeri e la Difesa. Verrebbe poi ad essere fondamentale discutere l’adesione all’Unione Europea, ma qui lo scoglio potrebbe essere rappresentato dal via libera degli altri paesi membri, che tenderebbero le secessioni interne delle proprie regioni separatiste.
Tornando al più empirico risultato elettorale, c’è da notare la sonora confitta del Partido Popular del premier spagnolo Mariano Rajoy, fortemente anti-indipendentista, che ha preso solo l’8,45% dei voti (11 seggi), superato dai socialisti del Psc (12,8% e 16 seggi) e dalla lista di Podemos (8.9% e 11).