Chisimaio, combattimenti e attentati

di Giacomo Dolzani –

Anche oggi nella città somala di Chisimaio si è assistito all’ennesimo attentato contro le truppe governative, che hanno ormai il controllo su quasi tutto il centro abitato, mentre nei territori circostanti continuano ad imperversare le bande di guerriglieri islamisti Shabaab.
Dopo giorni di intensi combattimenti e bombardamenti della marina keniota infatti, il 28 settembre, le forze regolari dell’Amisom sono entrate in città, strappando agli Shabaab la loro ultima roccaforte.
Chisimaio, nell’estremo sud della Somalia, era il fulcro dell’attività dei guerriglieri, il loro centro di comando, di approvvigionamento di armi e denaro e principale base di appoggio da cui partivano gli attacchi di pirateria ai mercantili che transitavano al largo del Corno d’Africa, con la caduta della città la gran parte dei miliziani islamisti si sono dispersi fuggendo ad est o verso sud, in Kenya, dove lo stato s’allerta è massimo.
Le rimanenti sacche di resistenza, presenti ancora in alcuni quartieri di Chisimaio e nei territori circostanti, perseverano invece in una strenua resistenza a base di bombe ed agguati contro le forze di pace, causando quasi ogni giorno vittime e feriti tra i militari e la popolazione civile.
Nonostante questo le truppe dell’Unione Africana sono ottimiste e, a conferma di questo, il portavoce delle forze governative somale, Aden Hirse Rufle, in una dichiarazione all’emittente locale Shabelle afferma che entro pochi giorni le forze regolari “otterranno il controllo completo della città”.