Cina. Nuovo piano per sicurezza e gestione centrali nucleari

di Giacomo Dolzani – 

nucleare_centraleIl rapido sviluppo del comparto cinese per la produzione di energia nucleare ha portato il governo di Pechino a varare un nuovo piano per la sicurezza delle centrali atomiche in tutto il paese.
Benché di tali misure si conosca ancora poco e le informazioni filtrino, come spesso accade, con il contagocce, l’ingegnere responsabile per la sicurezza nucleare del ministero della Protezione Ambientale, Liu Hua, ha dichiarato che, entro la fine dell’anno in corso, sarà presentata al Congresso nazionale del popolo (Anp), il parlamento cinese, la nuova legge che dovrebbe contenere le nuove norme per aumentare la sicurezza, definire il posizionamento e regolare l’utilizzo delle centrali nucleari.
Nell’intervista rilasciata al quotidiano Beijing Youth Daily, il giornale ufficiale della Lega della Gioventù Comunista Cinese, il movimento giovanile del Partito Comunista Cinese, Hua ha spiegato che “verranno incluse norme per fronteggiare un possibile attacco terrorista contro le centrali atomiche cinesi o per delineare quali siano le zone che non saranno interessate dalla presenza di tali impianti”.
Il rapido sviluppo industriale della Cina sta infatti richiedendo grandi quantità di energia, le quali non possono essere più ottenute solo tramite l’utilizzo di impianti termoelettrici a carbone, che hanno causato disastri ambientali e reso invivibili diverse aree del paese. Pechino sta quindi da diversi anni puntando sullo sviluppo di una vasta rete di centrali nucleari, i cui reattori sono stati forniti spesso anche da industrie giapponesi come Toshiba, e che ora conta 35 impianti già operativi, un numero che, secondo i piani del governo cinese, sarà incrementato entro il 2020 fino a 90.

Twitter: @giacomodolzani