CINA. Pechino vuole anche le isole Spratly

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spratlyE’ guerra di slogan e di atti dimostrativi nel Mar Cinese: al centro delle dispute, bel alimentate dai vari nazionalismi, vi sono numerose isole contese, non solo le Senkaku e le Takeshima: una flottiglia di una trentina di navi da pesca, ognuna della capacità di oltre cento tonnellate e scortate da una nave militare, stanno facendo rotta verso le Spratly, un arcipelago di una trentina di isolotti e di una quarantina di atolli situato sul decimo parallelo, i cui fondali sono ricchi di pesca e soprattutto di petrolio.
Le Spratly sono contese fra la Cina (che vorrebbe che vorrebbe il controllo di tutto il Mar Cinese), Taiwan, le Filippine, il Vietnam e la Malesia.
Huang Wenhui, che dirige l’ufficio cinese per la pesca presso il Dipartimento per l’oceano e la pesca nella provincia di Hainan, ha dichiarato che “Stiamo esplorando i modi per sfruttare le risorse del mare in maniera sistematica: l’obiettivo finale di questa operazione è che i pescatori possano pescare intorno alle isole Nansha (le Spratly) su base regolare”.