di Giuseppe Gagliano –
Le relazioni tra Cina e Stati Uniti non si sono mai interrotte nonostante numerosi contrasti a livello politico ed economico. Ieri il segretario di Stato Usa Antony Blinken è arrivato a Shanghai per incontrare alcuni importanti esponenti del governo cinese. In un secondo momento ha visto a Pechino il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il presidente Xi Jinping. L’ultimo incontro tra le leadership, ovvero tra Joe Biden e Xi, risale al novembre del 2023. Una delle ragioni della visita del segretario di Stato è stata relativa al sostegno della Cina alla Russia sotto il profilo industriale e logistico nella guerra con l’Ucraina, aiuto che gli Stati Uniti hanno stigmatizzato in modo chiaro.
Un’altra ragione è stata quella di fare pressione su Pechino per evitare che tale aiuto continuasse, minacciando sanzioni sanzioni per le banche cinesi che offrono supporto economico alla Russia. Imporre sanzioni sulle banche cinesi avrebbe delle implicazioni rilevanti sull’economia globale, per cui l’atteggiamento statunitense resta quello dettato da prudenza e cautela.
A Shanghai il segretario di Stato Usa ha anche affrontato il problema del flusso di fentanil e di sostanze sintetiche dalla Cina verso gli Stati Uniti, un vero dramma sociale oltreoceano, come pure ha chiesto una de-escalation nei rapporti sempre più tesi tra Taiwan e la Cina.
Per quanto ogni tentativo di dialogo fra Usa e Cina serva a raffreddare le tensioni, difficilmente verranno meno i macro attriti tra i due paesi per i temi più rilevanti.