Unasur: atto secondo?

di Andrea Costanzo

Uno degli eventi passati quasi inosservati da parte dell’opinione pubblica occidentale, ma non da media dei paesi BRICS, è quello della riattivazione dell’UNASUR, cioè dell’Unione delle nazioni sudamericane, avvenuto nel dicembre scorso. La decisione di rianimare il tavolo era già stata presa, su iniziativa dal presidente Brasile Ignacio Lula già nel maggio dello scorso anno, durante la “cumbra” del paesi sudamericani, ma il ritorno ufficiale è avvenuto il 5 dicembre con la convocazione, in via telematica, di uno degli organi dell’UNASUR, ovvero il Consiglio dei delegati e delle delegate, patrocinato dal Brasile, a cui hanno preso parte oltre allo stesso Brasile, il Venezuela, la Bolivia, il Suriname, la Guyana e soprattutto la Colombia di Gustavo Petro.
La presenza di quest’ultima ha destato sorpresa, anche per il nuovo corso politico impresso dal primo presidente di sinistra della storia di questo paese. Infatti l’agenda della politica estera del presidente colombiano è incentrata sull’integrazione dei paesi della regione, come è già scritto nel preambolo dell’attuale costituzione colombiana e come ha affermato lo stesso Petro. Sul sito del ministero degli Esteri colombiano è poi stato celebrato e salutato come fondamentale il ritorno della Colombia nell’UNASUR, sottolineando l’antico sogno di Simon Bolivar di un’America Latina unita e libera, ma anche del promotore stesso dell’UNASUR, il defunto presidente venezuelano Hugo Chavez.
Pochi i media occidentali che hanno riportato la notizia, tra i quali Swiss info in lingua spagnola, mentre i media dei paesi BRICS hanno enfatizzato la notizia, come nel caso del canale pubblico russo RTR sempre in lingua spagnola.
Mosca e Pechino guardano con interesse al rilancio dell’integrazione sudamericana per via del ruolo determinante giocato dal Brasile, membro fondatore dei BRICS.
Ora sarà da vedere se l’incontro del 5 dicembre rimarrà un caso isolato (al momento non sono segnalate altre iniziative), oppure se vi sarà un secondo capitolo all’integrazione del Sudamerica. Infatti Lula ha annunciato un nuovo summit dei paesi della regione a maggio, come ha riportato Reuters, in un mondo che ogni giorno cambia sempre più velocemente dal punto di vista geopolitico.