CIPRO. Mosca scarica Nicosia: no alla proposta di gas e petrolio

Notizie Geopolitiche –

Nicosia ha detto no al piano di salvataggio dell’Unione europea facendosi forza dell’appoggio della Russia, i cui privati e banche, secondo l’agenzia di rating Moody’s, avrebbero depositato nell’isola mediterranea circa 25 mld di euro.
Mosca aveva infatti usato la voce grossa per difendere Cipro, che è parte dell’Unione europea, da Bruxelles, ed anche il ministro delle Finanze cipriota, Michalis Sarris, si era recato a Mosca poco prima del voto per chiedere la protezione di Medvedev.
Non si sa molto dell’incontro di ieri fra il premier russo ed il capo della Commissione europea Barroso, ma i colpi di scena di oggi fanno capire che Nicosia non ha giocato bene le proprie carte.
Infatti Anton Siluanov, ministro delle Finanze della Russia, ha comunicato ufficialmente che i negoziati fra Nicosia e Mosca si sono conclusi senza nulla di fatto, in quanto la Russia non è interessata alle proposte si Sarris di mettere le mani sul gas e sul petrolio cipriota ed anche per l’eventuale riduzione dei tassi di interesse sul prestito da 2,5 mld di euro concesso nel 2011, Mosca attende la decisione della Troika europea.
Il colosso del gas Gazprom e quello del petrolio Rosneft si sono infatti detti non interessati a Cipro, usando come scusa la questione territoriale aperta con la Turchia e le ricerche sismologiche non ancora completate.
Intanto Schaeuble è tornato all’attacco: “’La percezione che questo problema (del salvataggio di Cipro, ndr.) possa essere risolto solo dai contribuenti dell’Eurozona senza la partecipazione dei principali creditori delle banche cipriote non può essere accettato dai cittadini europei”.