COREA DEL NORD. Missili in parata a 60mo anniversario armistizio

Ansa –

corea del nord missile kn-02 in parataLa Corea del Nord ha celebrato oggi il 60/mo anniversario della firma dell’armistizio che chiude al sanguinosa Guerra di Corea (1950-53) con una imponente parata militare in piazza Kim Il-sung, omaggiando il genio rivoluzionario espresso da tre generazioni della famiglia Kim, capace di dare “la Vittoria nella Grande Guerra di liberazione della Patria”. Così come accaduto nella serata di ieri per i giochi di massa Arirang, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha condiviso lo ‘spettacolo’ con l’ospite più illustre giunto a Pyongyang per i festeggiamenti, il vice presidente cinese Li Yuanchao. Insieme, dalla piattaforma panoramica che si affaccia sulla piazza, hanno visto sfilare in un caldo asfissiante decine di migliaia di soldati, in marcia al passo dell’oca, tra corpi di elite e mezzi pesanti come artiglieria, carri armati e i temuti missili: da quelli a breve fino a quelli di medio/lunga gittata ritenuti essere i Musudan, piazzati a marzo sulle rampe di lancio a Wonsan, sulla costa orientale, e capaci di raggiungere Corea del Sud, Giappone e l’isola di Guam, territorio americano. E’ stato il giorno dell’orgoglio, dell’unità intorno alla leadership e del “monito ai nemici: la realtà dimostra che, se si cerca la pace, ci si deve preparare per la guerra”, ha detto nel suo discorso Choe Ryong-hae, tra i più influenti componenti del Partito dei Lavoratori e stretto collaboratore di Kim, prima di dare l’inizio alla parte vera e propria della parata, con il meglio delle forze armate di 1,2 milioni di effettivi, le quarte al mondo per grandezza. La priorità e’ la pace, ma “l’esercito deve essere pronto a rispondere a un’invasione”, ha aggiunto tra gli applausi anche dei veterani cui questa volta e’ stata assegnata una delle tribune d’onore. “Per noi, è necessario costruire un’economia solida e capace di migliorare la vita delle persone”, ha concluso Choe riprendendo le tesi esposte da Kim nel Comitato plenario del Partito riunitosi a marzo. Il ‘giovane generale’, contrariamente alle attese, non ha parlato, in un mossa che farebbe pensare alla prudenza visto il pressing, soprattutto cinese, per far riavviare il tavolo multilaterale sull’abbandono dei piani nucleari di Pyongyang. In compenso, Kim, nel ‘Giorno della Vittoria’, è stato acclamato a lungo dai militari e dai civili che poi hanno riempito la piazza urlando ‘manse’ (vittoria o lunga vita al leader) o “Kim Jong-un siamo pronti a morire per te”, in un simbolico abbraccio. Il Nord ha cercato colloqui diretti con gli Stati Uniti, dopo mesi di provocazioni comprensive del lancio di un razzo e di un test nucleare. Tuttavia, “senza atti concreti”, ha di recente ribadito il segretario di Stato Usa, John Kerry, è difficile intavolare qualsiasi ipotesi di confronto con gli Usa. “Se ci dovesse essere un’altra Guerra di Corea, questa la vinceremmo velocemente e definitivamente”, ha commentato Choe Su-yon, un veterano di 82 anni. “Ne sono sicuro”, ha detto all’ANSA, proprio quando, a fine parata e dopo diverse ore sotto un sole infernale, diversi civili e militari sono stati soccorsi dalle ambulanze dell’Unicef.