COREA DEL NORD. Onu vuole inchiesta su violazione diritti umani

Adnkronos/Dpa, 14 gen 13 –

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, ha rivendicato la necessita’ di promuovere un’inchiesta delle Nazioni Unite sulla gravissima situazione dei diritti umani in Corea del Nord. Secondo l’analisi del commissario, nulla sembra essere cambiato in materia di diritti dalla salita al potere del 30enne Kim Jong-Un e crimini contro l’umanita’ potrebbero essere stati perpetrati ai danni dei 200,000 reclusi nei campi di prigionia nordcoreani. La Pillay ha quindi mosso dure critiche alla comunita’ internazionale, la cui attenzione e’ rivolta piu’ alla minaccia nucleare rappresentata dal Paese, che alla drammatica situazione in cui versano i prigionieri della Repubblica Democratica Popolare di Corea. In particolare la Pillay ha denunciato “violazioni generalizzate tra cui torture, trattamenti crudeli e disumani, esecuzioni sommarie, stupri, lavori forzati e modalita’ di punizione collettiva, che possono senz’altro costituire crimini contro l’umanita’”. Dal momento che Pyongyang ignora le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, “penso che sia ora che la comunita’ internazionale compia un passo deciso per stabilire la verita’ ed esercitare una pressione affinche’ venga aiutata una popolazione, di 20 milioni di persone, assediata e sottomessa”, ha infine concluso l’Alto commissario Onu.