COREA DEL SUD. Il premier Giapponese Abe si scusa per le donne schiavizzate a scopo sessuale durante il Secondo conflitto mondiale

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abe shinzoIl premier giapponese Shinzo Abe ha sentito al telefono la presidente sudcoreana Park Geun-Hye per offrire le scuse del suo governo per le donne schiavizzate durante l’occupazione del paese nella seconda guerra mondiale e utilizzate nei bordelli per i soldati del Sol Levante.
Quello delle “donne di conforto” è un dramma riaffiorato solo negli anni Novanta, in quanto le ragazze di allora mantennero a lungo il segreto di quanto accaduto provando vergogna.
Nel 1993 fu emanata la “Dichiarazione di Kono”, che confermò ufficialmente gli abusi subiti e che spinse le vittime a chiedere giustizia. Tuttavia dal Giappone vi è sempre stata chiusura per via dell’atteggiamento nazionalista del governo di centrodestra.
Il gesto di oggi del premier Abe chiude così una triste pagina che ha sempre rappresentato un neo nei buoni rapporti fra i due paesi: il governo stanzierà a breve la somma di un miliardo di yen (circa 7 milioni e mezzo di euro) destinate alle anziane ex vittime della schiavitù sessuale.
Resta ora da vedere la reazione degli altri paesi in cui si sono verificate situazioni analoghe: bordelli ad uso militare con donne schiavizzate sono stati aperti durante il conflitto anche in Cina, Filippine, Indonesia, Malesia britannica, Thailandia, Birmania, Nuova Guinea, Hong Kong, Macau e nell’Indocina francese; le cifre delle donne coinvolte variano da 20mila secondo gli accademici giapponesi alle 400mila secondo gli storici cinesi.